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Fra le tante leggende riportate sull’antico santuario della Madonna Nera del Tindari, un’antica storia narra di un miracolo. La storia,che trova diverse versioni e alcuni dettagli differenti, narra di una signora proveniente da un piccolo paesino, con la figlia gravemente malata, che sentendo parlare di questa Madonna miracolosa si rivolse a lei per chiederle la grazia, ma la donna una volta vista la statua rimase sorpresa ed inorridita per via del colore della pelle, tanto da esclamare con tono di sdegno le seguenti frasi: “ Sono venuta da lontano per vedere una più brutta di me, per vedere una schiava negra non valeva la pena che affrontassi il disagio del mio lungo cammino”. La donna uscì dalla chiesa tenendo in braccio la bambina, bambina che con un brusco movimento cadde dalle braccia della madre precipitando dalla cima del colle, ma nel momento in cui stava per precipitare nel vuoto il mare sottostante si ritraeva improvvisamente formando un tratto di spiaggia arenosa (gli attuali laghetti di Marinello), alcuni pescatori videro una bambina giocare tranquillamente sulla spiaggia, sana e salva, i pescatori la presero e la riportarono dalla madre che a quel punto si rese conto del miracolo che era avvenuto e commossa si recò in chiesa per ringraziare la Madonna. I laghetti di Marinello si trovano proprio ai piedi del promontorio dove sorge il Santuario della Madonna Nera, e quasi a testimonianza di questo miracolo, appare curiosa la forma di questa lingua di spiaggia, una forma che pare raffigurare una donna che con le braccia protese accoglie la bimba precipitata.


Tratto da ” il diario metropolitano”


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