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Il lido del Tirreno Mortelle……. saliamo sulla macchina del tempo per viaggiare a ritroso……….

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MESSINESI AL MARE

Saliamo sulla macchina del tempo per viaggiare a ritroso alla ricerca delle passati estati che i “messinesi al mare” spendevano in una sorta di rito, sempre uguale ma pur sempre diverso, negli stabilimenti balneari che punteggiavano la riviera cittadina da sud a nord. Nella zona meridionale della città sorgevano tre stabilimenti balneari: il “Colapesce”, gestito dal maestro Orifici; il “Sirena” o “Nuovo Sirena”, e, adiacente a quest’ultimo, il più famoso “Lido Sud” che funzionò fino agli anni ’60. Qui esistevano le cosiddette “cabine per famiglie” sopraelevate mediante palafitte sul mare e dotate di botole a pavimento che consentivano alle donne di fare il bagno senza uscire dalla cabina e quindi senza essere viste (potenza del sentimento pudico dell’epoca!). Nella zona settentrionale, i primi stabilimenti che si incontravano erano il “Trinacria” che sorgeva accanto alla “Rotonda” di S.Francesco di Paola, il “Vittoria” e il “Principe Amedeo”, tutti e tre esistenti prima del 1908 e tutti e tre oggi scomparsi. Di fronte al “Pantano piccolo” di Torre Faro, l'”Ospizio Marino” di Mortelle assicurava ai piccoli messinesi la loro razione quotidiana di sole e di mare. Ma il più illustre di tutti, tanto da essere definito da Giovanni Ghibaudi in un suo articolo del 7 luglio 1955 sul “Roma” di Napoli “…il più moderno lido della Sicilia”, fu, ed è, il “Lido di Mortelle”. Insieme all’adiacente “Lido del Tirreno” segnò un’epoca divenendo ben presto una delle immagini “parlanti” con la quale la città felicemente si identificava. Innumerevoli manifestazioni di vario tipo si svolsero nei suoi eleganti ambienti e fra le tante, a caso, vogliamo ricordarne alcune del 1960: 23 gennaio, per il concorso del “Primo gran premio del Mediterraneo”, vengono assegnate le “spazzole d’oro” a specialisti di acconciature femminili; 14 luglio, la studentessa Maria Ricciardi viene eletta “Miss Lido 1960”; 17 luglio, inaugurata la “Rassegna dello spettacolo universitario” con un repertorio di romanze di Pergolesi, Monteverdi, Bach e Palestrina; 3 settembre, vengono elette rispettivamente “Miss Sicilia 1960” e “Miss Fascino”, Rosalba La Duca, da Catania, ed Annabella Di Dio, da Messina…e qui potremmo continuare per un pezzo ma ci fermiamo perché è triste ricordare e ci accorgiamo che questi avvenimenti, queste date di cui abbiamo parlato, sono diventate oggi struggenti echi di una “dolce vita” messinese che abbiamo perso per sempre e della quale rimangono solo pochi brandelli fluttuanti nel grande mare della nostra memoria.

Nino Principato


Cartoline grazie .. Andrea Cannavò

ValorizziAmo Messina


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Alessandro Sidoti

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Alessandro Sidoti

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