QUEL CHE NON HANNO MAI VOLUTO DIRE SUL TERREMOTO DI MESSINA DEL 1908
Un clamoroso falso ideologico ebbe per protagonista il re Vittorio Emanuele III quando si recò in visita a Messina all’indomani del sisma. Il sovrano e la regina Elena del Montenegro partirono il 29 dicembre per Napoli. Saliti poi sulla “Vittorio Emanuele”, in sosta per caricare a bordo anche materiale sanitario e generi di conforto, raggiunsero Messina nelle prime ore del giorno 30. La regina rimase sulla corazzata contribuendo con grande impegno alla cura degli infermi mentre il re raggiunse la terraferma accompagnato dai ministri Vittorio Emanuele Orlando, Carlo Mirabello e Pietro Bertolini. Sulla banchina del porto erano attesi dal Prefetto Adriano Trinchieri e dal sindaco di Messina Gaetano D’Arrigo Ramondini, fratello dell’Arcivescovo Letterio. Il re venne fotografato davanti alle vittime del terremoto in un atteggiamento che nulla aveva di umanitario: teneva, infatti, le mani in tasca! Alcune di queste foto entrarono in circolazione e furono riprodotte in cartolina mentre tutte le altre vennero manomesse con un fotomontaggio che salvava la faccia di Sua Maestà. Grazie al sostanzioso ritocco, adesso il re alzava le palme delle mani esprimendo il suo dolore e la sua costernazione davanti ai morti: il plateale falso era servito!
Nino Principato
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