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Mostarda di Fichidindia – la ricetta originale siciliana…
Son passati tanti anni, ma ricordo ancora il sapore, e sopratutto i profumi che si espandevano tutt’attorno quando mia nonna la preparava. Ho provato a rifarla e non vi dico l’emozione, ho rivissuto quei momenti che purtroppo non torneranno più… (sopratutto la nonna…). Da un paio d’anni a questa parte ho preso l’abitudine di preparare la mostarda di fichidindia, e così, dato che fra poco saranno disponibili (almeno qui in Sicilia), voglio raccontarvi come si fa.
Ecco dunque come preparare la Mostarda di Fichidindia…
Ingredienti
10/15 kg di fichidindia maturi
6/7 chiodi di garofano
4 stecche di cannella
cannella in polvere qb
farina 00 (o semola di grano duro) 100 g per ogni litro di liquido già ristretto
mandorle tostate e tritate qb (facoltativo).
Preparazione della Mostarda di fichidindia:
Innanzitutto munitevi di guanti in gomma. Lavate sotto l’acqua corrente i fichi d’india e poi sbucciateli.
Mettete i fichidindia già sbucciati in una pentola a bordi alti, aggiungete qualche chiodo di garofano e la cannella a stecche e lasciateli cuocere semicoperti e a fiamma bassa. Non appena si saranno spappolati e avranno espulso il loro liquido, toglieteli dal fuoco e setacciateli con un passaverdure, oppure con l’aiuto di uno scolapasta, premendo la polpa con un mestolo. Passateli più volte in modo da recuperare più liquido possibile. Dopodichè, filtrate il liquido con un colino a trama fitta (tipo quello per setacciare la farina).
Rimettete nella pentola il succo di fichi d’india già filtrato e continuate la cottura a fiamma bassa finchè si sarà ridotto a circa la metà.
A questo punto, verificate la quantità di succo che avete ottenuto, quindi calcolate quanta farina vi occorre: per ogni litro di succo, pesate 100 grammi di farina.
Ora, con l’aiuto di un colino unite poco alla volta la farina a pioggia, e man mano mescolate con una frusta. Questa è la fase più complicata del procedimento, per via della possibilità che si formino dei grumi. Per evitare la formazione di grumi vi consiglio di mettere in atto questo utile “trucchetto”: prelevate un po’ di liquido dalla pentola e mettetelo in una ciotola a parte, aggiungete la quantità prevista di farina già setacciata e mescolate con la frusta fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Infine unitelo al resto del liquido all’interno della pentola e continuate a mescolare fino a quando la farina sarà perfettamente amalgamata e il composto inizierà a bollire. La mostarda di fichidindia sarà pronta quando avrà raggiunto la densità di una crema pasticcera.
Versate la mostarda di fichi d’india ancora calda nelle formine, possibilmente di terracotta o in silicone, oppure in una o più teglie rivestite di carta forno, o nei piatti, (successivamente si potrà tagliare a quadrotti o a rombi). Non appena la mostarda si sarà un po’ solidificata, sformatela e fatela asciugare bene al sole per qualche giorno. (Evitate l’umidità poichè la farebbe ammuffire). Per ovviare a cio’ potreste farla asciugare nel forno a circa 120° – o se lo avete – in un essiccatore. Una volta asciutta, si potrà conservare in un contenitore ermetico per diversi mesi.
Mostarda di Fichidindia – ricetta tipica siciliana
Mostarda di Fichidindia – ricetta tipica siciliana @RossoFragola
Consiglio di gustare la mostarda di fichidindia mentre è ancora calda, insieme ad una spolverata di cannella e granella di mandorle tostate. Chi non l’ha mai assaggiata non può capire cosa si perde… un’apoteosi di sapori e profumi!

Grazie a Giovanni Majolino


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