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LO STRETTO DI MESSINA NELLE PAROLE DI CRISTOBAL DE VILLALON

– Tratto dal “Viaggio in Turchia” (1557) –

Pietro: “Giungemmo al Faro di Messina, dove sono Scilla e Cariddi; ed è un mal passo e tanto pericoloso che nessuno, per buon marinaio che sia, osa traversarlo senza prendere un pilota di quella stessa terra; e c’è gente che non vive d’altro che di questo.”

Giovanni: “Ma che cos’è, questo Faro?”

Pietro: “Un canale, un braccio di mare di tre leghe d’ampiezza che divide la Sicilia dalla Calabria; ed è pieno di vortici così diabolici che tiran giù le navi.

E questo possiede una particolarità che lo distingue dagli altri canali: che la corrente dell’acqua va da una parte in un verso e dall’altra in un altro, sicché non c’è chi riesca a capirne qualche cosa…”

Chi era questo Cristóbal de Villalón, con questo suo linguaggio fantasioso e da avventuriero, e che ci faceva a Messina? Da dove veniva?

Ve lo raccontiamo un’altra volta 🙂 Il sabato è arrivato e giunge per noi l’ora del commiato; se Dio vuole vi diamo appuntamento a lunedì prossimo e invochiamo su di voi che ci seguite così affettuosamente ogni benedizione del Signore.

FONTE:
– C.Villalón – Viaggio in Turchia, Edizioni Paoline


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