Non sono pochi gli uomini e donne che secondo le leggende……..
L’immortale Conte siciliano.
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Non sono pochi gli uomini e donne che secondo le leggende possiedono il dono (o la maledizione) di essere immortali , l’ebreo errante , l’olandese volante ,Duncan MacLeod ; Mary Poppins , Caino , Etta la Matta , le nereidi e tanti altri .
Uno di questi ha una storia che è a cavallo tra leggenda e realtà storica ed ha origine siciliane si tratta del fantomatico Conte di Saint Germain (nato Palermo 1712 – morto ?) .
Le prime notizie di questa enigmatica figura si hanno nella Francia del XVIII secolo, la Francia dell’Illuminismo .
In quest’epoca fervida ed in questa Francia culla d’ingegni, appare all’improvviso il fantomatico Conte di Saint Germain e il suo nome, a partire dal 1750, farà ben presto il giro d’Europa dove, nonostante la mancanza dei mass media, ben pochi ne ignoreranno l’esistenza.
Secondo la tesi più accreditata, il Conte di Saint Germain era nato nel 1698 da una relazione fra la regina di Spagna, Marie Annie di Neuburg (rimasta vedova) e l’Amirante di Castilla (un titolo nobiliare di poco sotto a quello del re) Juan Tomás Enríquez de Cabrera conte di Modica .
Questa nascita spuria, ma regale, avrebbe permesso al Conte di disporre di ingenti ricchezze, di formarsi una cultura vastissima e di essere ricevuto in tutte le corti d’Europa senza fare anticamera.
Si hanno segnalazioni del Conte di Saint Germain in Italia, in Olanda, in Gran Bretagna ma le sue tracce si faranno in breve tempo confuse anche perché Saint Germain si fa chiamare spesso con altri nomi, come “Conte di Bellamye” o “Conte del Monferrato”.
Non dimentichiamo, però, che il XVIII secolo è stato anche il secolo degli avventurieri e, per molti versi, la figura del Conte di Saint Germain pare adattarsi benissimo al cliché dell’avventuriero settecentesco.
Quest’uomo, dunque, a pieno titolo uomo del suo tempo, pare sia anche andato in India.in un viaggio volto all’apprendimento di misteriosi poteri e, forse, di oscure iniziazioni.
Fonti diverse accertano un viaggio in Sicilia del conte per gestire al meglio i possedimenti del padre ed andare a trovare il caro amico del genitore Alvarez Cienfuegos all’epoca arcivescovo di Monreale .
Grazie all’amico del padre avrebbe allestito un laboratorio alchemico nella cittadina palermitana per distillare alcuni prodotti che poteva trovare solo in Sicilia , in cambio dell’aiuto lasciò un piccolo pezzo di pietra filosofale all’arcivescovo per garantirgli lunghissima vita.
Il laboratorio segreto non fu distrutto e rimase una delle “basi segrete “ del conte dove ogni tanto tornava per preparare nuovi distillati (ovviamente esiste da qualche parte anche oggigiorno).
Veniva comunque additato per l’Europa come gentiluomo siciliano .
Famoso per la sua grande cultura, abile musicista, conoscitore di molte lingue, pittore e soprattutto grande alchimista, produttore di portentosi cosmetici.
Ebbe anche incarichi diplomatici e fu affiliato ad una società segreta dell’ordine dei Rosacroce.
Viene citato nelle memorie di Giacomo Casanova ma anche Voltaire, Mozart, Madame de Pompadour e Cagliostro lo incontrarono.
Alcune sue caratteristiche più stravaganti, come quella di sparire all’improvviso e di riapparire contemporaneamente in più luoghi, insieme alla sua attività protratta per molti anni, se non per secoli, indussero addirittura alcuni a pensare che non si trattasse di un’unica persona, ma di un di gruppo di individui con lo stesso aspetto e la stessa identità esterna introdotte presso le corti europee.
Del suo aspetto fisico era quello di un uomo di taglia media, assai robusto, vestito con semplicità magnifica e ricercata.
Le cronache del tempo lo ricordano che aveva fronte spaziosa, occhi penetranti, statura media e forme aggraziate. Voltaire parlò di lui, incontratolo per la seconda volta dopo trenta anni, come l’uomo che non è invecchiato di un giorno e che dimostra sempre 40 anni.
Secondo leggenda aveva conoscenze alchemiche, compresa la conoscenza della formula della pietra filosofale, della formula e dei riti per far resuscitare gli avvelenati dai funghi, della formula per far “aumentare di volume” le perle (si pensi che il procedimento per le perle artificiali è stato messo a punto nel 1913), per eliminare i difetti dei diamanti.
Ma un aspetto, in particolare, dei presunti poteri del Conte di Saint-Germain colpì i suoi contemporanei: la capacità di non invecchiare. In quanto aveva scoperto il segreto dell’eterna giovinezza e il suo corpo non era più soggetto al tempo.
Giunge a Parigi nel 1758 e fin dall’inizio formula una richiesta al marchese Marigny, direttore dei Bâtiments du Roi, per ottenere uno spazio dove installare un laboratorio alchemico, promettendo a Luigi XV, «la più ricca e rara delle scoperte mai compiute». È così che ottiene una parte del castello di Chambord. Grazie alla marchesa di Pompadour, Saint-Germain riesce anche ad avere un incontro con il sovrano.
Il conte ottiene quindi la simpatia del sovrano, ma fu detestato dal potente ministro duca di Choiseul, che lancerà una campagna per screditare, senza riuscirvi, il sedicente alchimista.
Nel 1760 è invece l’accusa di spionaggio ad obbligare il conte a lasciare Parigi alla volta dei Paesi Bassi. Negli anni successivi lo si ritrova in Inghilterra, Italia, Russia e Prussia, dove nel 1766 si pone sotto la protezione di Federico II. Finirà i suoi ultimi anni (forse) ospite del principe Carlo d’Assia-Kassel..
Dopo questa presunta morte in molti hanno affermato di averlo visto in giro per l’Europa , l’ultimo “avvistamento” è del 1999 mentre passeggiava, durante la vigilia di Natale, nei giardini del Pincio a Roma , in attesa del 2000.
Se lo incontrate non mancate di salutarlo da parte nostra.
Giovanni Majolino
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