La pignolata messinese: tra storia e leggenda…
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Origini della pignolata…
Originariamente la pignolata era un dolce preparato nella zona compresa tra Messina e Reggio Calabria e utilizzava ingredienti poveri della tradizione contadina come la farina, le uova e lo strutto, assumendo il nome, che è arrivato fino ai nostri giorni, perché a fine preparazione somigliava alle pigne. Questo dolce, eredità degli arabi, in un primo momento, era a pasta fritta e ricoperto di miele. Tante le leggende che hanno accompagnato la pignolata di cui una racconta come sia nata nella cucina di un convento di suore messinesi che preparavano mucchietti di pinoli fritti, mischiati con il miele, da regalare, durante le celebrazioni, ai partecipanti.
In mancanza di pignòli, il loro nome ormai desueto, alle religiose venne l’idea di sostituirli con la pasta all’uovo e fu un tale successo che quest’ultima versione fu quella che si è tramandata nel tempo. Adesso, però, andiamo alla scoperta di come nasce la “pignolata glassata messinese”, che si presenta divisa in due parti, una bianca al limone e una nera al cioccolato. Nel 1516 quando Carlo V d’Asburgo, alla morte del nonno Ferdinando d’Aragona, fu nominato re di Spagna, con un dominio vastissimo, “un impero su cui non tramontava mai il sole“, che comprendeva anche l’Italia meridionale e la nostra Sicilia. I nobili iberici apprezzarono subito questa golosa specialità ma, considerandola un dolce troppo plebeo, chiesero ai pasticceri messinesi di sostituire al miele la glassa al limone e al cacao, ingrediente che avevano cominciato a importare dall’America.
Pignoccata palermitana
Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, riconoscendone la particolarità, ha inserito il dolce nella lista siciliana dei P.A.T., Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani. Altre varianti di questo dolce sono a Ragusa in cui le palline di pasta vengono immerse nel caramello o nel miele; a Palermo, chiamata pignoccata, sono ricoperte di miele con l’aggiunta di zuccherini colorati, chiamati diavolicchi o diavoletti e lo stesso a Vallelunga Pratameno, piccolo centro del nisseno, a cui la vostra Holmes è molto legata, dove questa bella e gustosa tradizione viene tramandata da madre in figlia, accomunate dall’avere mani di fata. Adesso la ricetta della “Pignolata glassata messinese“.
Ingredienti per 6 persone:
300 g di farina 00
3 uova
20 g di burro
20 g di zucchero
300 g di zucchero a velo
2 cucchiai di grappa
3 limoni
200 g di cioccolato fondente
olio di semi di arachidi q.b.
Procedimento:
Per la glassa al limone:
Per la glassa al cioccolato:
A Carnevale ogni “pignolata vale”.
Grazie a Giovanni Majolino
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Spero di riuscirci.