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Le donne più influenti nella storia della Sicilia..
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Le donne più influenti nella storia della Sicilia
Per parlare delle donne più influenti nella storia della Sicilia, cominciamo con un mito.🌹
Secondo un antico mito, il nome dell’isola deriva proprio da una giovane fanciulla libanese, dal nome Sicilia. Alla nascita di questa ragazza, in Libano, un oracolo predisse che sarebbe stata divorata da un mostro se si fosse trovata in quella terra al momento del suo 16esimo compleanno. L’unico modo per sfuggire a questa cattiva predizione sarebbe stato abbandonare il Libano da sola su una barca. Così, arrivato il fatidico giorno, la ragazza fu messa su una nave e costretta a scappare per salvarsi.🌹
Il suo viaggio andò avanti per tre mesi, fin quando, in balia delle onde del mare, pensò che la sua fine fosse vicina. Ma i venti la spinsero verso un’isola, dove ella trovò una vegetazione paradisiaca e un sole caldo. Su quest’isola non vi erano abitanti a parte un giovane ragazzo, l’unico sopravvissuto ad una pestilenza che aveva ucciso tutti. La ragazza si innamorò di lui e dalla coppia nacque la stirpe dei siciliani che ripopolarono l’isola. Da quel momento, il nome Trinacria, nome originale dell’isola, venne sostituito con il nome Sicilia, in onore della fanciulla che la salvò.

Già questo mito suggerisce quanto siano importanti le donne nella storia della Sicilia, figlie dell’isola più grande del Mediterraneo, terra ambita da molti.

In questo articolo, troverai le figure femminili più influenti nella storia della Sicilia, donne forti e coraggiose che sono diventate simboli dell’emancipazione femminile.

Nina Siciliana
Vissuta nel XIII secolo, Nina Siciliana fu la prima poetessa a scrivere in volgare, dopo essere entrata in contatto con la scuola di poesia siciliana grazie a Costanza d’Altavilla. Non si sa molto sul suo conto, alcuni ritengono che sia vissuta a Messina, altri a Palermo, e viene chiamata anche con altri nomi, quali Monna Nina e Nina del Dante.

Costanza d’Altavilla
Costanza d’Altavilla è stata una delle donne più importanti del Medioevo, nonché Regina di Sicilia. È stata una donna forte che, grazie alle sue abilità diplomatiche, è riuscita a unire la Sicilia in un momento in cui convivevano in essa numerose culture: latina, bizantina, araba e provenzale. È sempre stata molto vicina alla religione, tanto da non essersi sposata fino all’età di 30 anni, dopo aver quasi intrapreso la vita monastica. Sposò Enrico IV di Svevia, figlio di Federico Barbarossa ed erede del Sacro Romano Impero.

Rimase incinta a 40 anni, età molto insolita a quei tempi, motivo per cui ci furono molte speculazioni sulla sua gravidanza, che la portarono a partorire in un baldacchino in piazza a Jesi, per mettere fine ai pettegolezzi. Il marito morì poco dopo e Costanza si ritrovò a regnare da sola per reggenza del figlio Federico II, che affidò alla protezione del Papa Innocenzo III. Morì quattro anni dopo, lasciando Federico solo all’età di 4 anni, ma che diventerà uno dei più importanti re della storia della Sicilia.

Francisca Massara
Questa donna siciliana detiene un primato a livello europeo. Francisca Massara fu infatti la prima donna in Europa a indossare dei pantaloni, nel 1698, causando uno scandalo nella società dell’epoca. Erroneamente, molti ritengono che la prima donna a portare i pantaloni in Europa sia stata George Sand. Ma ciò avviene soltanto perché non sono presenti numerose documentazioni riguardanti Francisca: quello di quest’ultima, infatti, fu uno scandalo talmente grande per l’epoca che nessuno osò raccontarlo. Infatti, viene solo riportato che accadde nel 1698 ad opera di una giovane siciliana dal nome Francisca Massara.

Maria Paternò
Questa figura femminile è molto importante per i diritti delle donne in Italia. Maria Paternò fu infatti la prima donna italiana ad ottenere il divorzio, nell’anno 1808. ra una baronessa catanese, la quale si appellò al Codice Napoleonico che permetteva di divorziare. Con il Congresso di Vienna, però, e il ritorno dei Borbone, il codice fu abolito, ma Maria riuscì a mantenere il divorzio, tanto da arrivare a sposare perfino il suo avvocato divorzista.

Franca Florio
Questa donna fu un’icona della Belle Époque, che è passata alla storia distinguendosi per il suo stile e le sue buone qualità relazionali. Veniva considerata la Stella d’Italia, ispirando personaggi come D’Annunzio e il Kaiser Guglielmo II. Ella sposò Ignazio Jr dei Florio, entrando a far parte di questa famiglia illustre, di cui curò le pubbliche relazioni e cominciò la sua attività economica e imprenditoriale.

Franca Viola
Un vero e proprio simbolo dell’emancipazione femminile degli anni ‘60, Franca Viola era una ragazza che si ribellò al patriarcato di quegli anni. Franca Viola rappresenta la lotta delle donne alle leggi morali e d’onore, non scritte ma ugualmente presenti nella società del tempo. Franca nacque da una famiglia umile, la quale ufficializzò il suo fidanzamento con Filippo Melodia quando lei era appena quindicenne. Egli fu però arrestato in quanto collegato ad una banda mafiosa e la famiglia di Franca decise di rompere il fidanzamento.

Non accettando questa rottura, Filippo rapì Franca nel 1965, che aveva 17 anni, la violentò e la tenne prigioniera a casa sua, finché non ricattò i Viola con un matrimonio riparatore. La ragazza era stata ormai “svergognata” e, secondo la legge d’onore, nessuno l’avrebbe più voluta e si sarebbe dovuta sottoporre ad un matrimonio riparatore. Ma, con lo sgomento di tutti, la famiglia di Franca si ribellò alla legge d’onore, impedendo anche a Filippo di scagionarsi dal reato. Franca vinse contro di lui, e da quel momento è diventata un simbolo della lotta per i diritti delle donne.

Accursia Pumilia
Originaria di Agrigento, Accursia Pumilia fu, nel 1906, la prima donna a chiedere di essere iscritta ad una lista elettorale, contravvenendo alla legge che permetteva solo agli uomini di prendere parte all’elettorato. In Italia, il diritto al voto, infatti, fu esteso alle donne solo nel 1946.

Carmelina Naselli
Carmelina Naselli, originaria di Catania, è stata la prima donna docente universitaria in Italia. Si laureò in Lettere negli anni ‘20 all’Università di Catania e cominciò a lavorare come docente in università nel 1940, insegnando prima Storia della Letteratura Italiana, poi Letteratura e Storia delle tradizioni popolari.

Elvira Giorgianni
Elvira Giorgianni è probabilmente meglio conosciuta con il cognome del marito, Sellerio, in quanto colei che ha fondato la famosa casa editrice “Sellerio Editore” nel 1969. Il suo coraggio e la sua forza furono determinanti, dal momento che si licenziò dal suo incarico pubblico e investì la liquidazione nella fondazione della sua casa editrice, che vanta di autori celebri del carico di Camilleri e Sciascia. Si separò dal marito e continuò con la sua casa editrice, focalizzandosi maggiormente sulla narrativa e sulla saggistica.

Giovanni Majolino


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