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– LA VERA STORIA – MESSINA, SETTE SECOLI DI CANCELLAZIONI STORICHE _ Oggi il Monte di Pietà era pieno in ogni ordine di posto per l’offerta del cero a santa Eustochia, il prete ha urlato dal palco “I SANTI SONO PER SEMPRE” sembrava un invasato di una chiesa integralista terrorista. La Storia è MOLTO diversa. Nel 1282 in questa Città di Messina si è combattuta la GUERRA DEL VESPRO, da un lato schierate TUTTE le soldataglie delle Città italiane che in quel momento avevano un Governo GUELFO insieme all’esercito franco-guelfo inviato dal papa e comandato da Carlo d’Angiù (alla francese) e dall’altro lato il Popolo Siciliano tutto raccolto dentro le MURA della Città di Messina che il Parlamento Siciliano a Palermo aveva deciso di munire con aiuti e rinforzi di uomini provenienti da tutta la Sicilia . Quei 5 mesi di assedio guelfo segnarono un’ EPOPEA eroica che è passata alla Storia con il nome di GUERRA del VESPRO. La prima volta nella storia della chiesa di Roma che un Popolo intero si sia ribellato contro il papa, resistendo per CINQUE mesi all’assedio di 80mila soldati guelfi e VINCENDO una guerra CHE HA FATTO FINIRE LE CROCIATE.
Da quel giorno la Città di Messina offre un cero a Santa Cecilia PATRONA DELLA VITTORIA della Guerra del Vespro, il 22 novembre di ogni anno. Per CANCELLARE quell’evento e questa Santa (assassinata dai romani) un cero viene offerto alla Madonna della Lettera (inventata dai messinesi) e adesso a Santa Eustochia (fatta santa, dopo 500 anni dalla morte, da un papa polacco). Sistematicamente il Vaticano per CANCELLARE fatti e date SCOMODE sovrappone SINCRETICAMENTE altri santi e altre storie a fatti precedenti. Ma il VESPRO NON sarà mai cancellato da nessun papa e da nessun prete, ORMAI è inciso nella Storia dei Popoli, e sarà sempre un esempio di libertà e indipendenza per tutti i Popoli del Pianeta, fino a quando il Popolo Siciliano sarà vivo NESSUNO potrà far sparire i SIMBOLI della più grande vittoria dell’Umanità sulla ingiustizia basata sulla forza delle armi e sulla vana ferocia della gestione temporale del potere da parte dei capi delle religioni e da parte delle chiese sfruttatrici della povertà degli uomini, dell’ingenuità e dell’ ignoranza .

Sebastiano Rapisarda


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