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LA SCUOLA CANNIZZARO-GALATTI È STATA LA PRIMA SCUOLA AD ESSERE REALIZZATA A MESSINA DOPO IL SISMA DEL 1908.
È UN BENE STORICO-DOCUMENTARIO CHE VA TUTELATO E SALVAGUARDATO È recente la notizia del necessario adeguamento sismico per la scuola Cannizzaro-Galatti e dell’esodo di scolari e studenti verso l’Istituto San Luigi. L’edificio fu il primo istituto scolastico ad essere realizzato dopo il terremoto del 1908. Si legge, infatti, nel volume “Messina città rediviva” di Pietro Longo, del 1933: “Soltanto nel 1925 il Municipio riuscì a portare a compimento il primo grande plesso scolastico sugli isolati 186 e 187 che venne intitolato a Tommaso Cannizzaro”. Un istituto, il “Tommaso Cannizzaro”, decisamente all’avanguardia in quegli anni, dotati di “museo” e di apparecchi cinematografici a proiezioni fisse, con collezioni di pellicole illustranti i programmi di insegnamento. A progettarlo fu l’ing. Antonino Galbo e a realizzarlo, su un’area di ma. 6.100, fu la cooperativa “Nuova Messina” con un costo di 4 milioni e 600 mila lire. Alcuni motivi decorativi della “Tommaso Cannizzaro”, in particolare le alte paraste angolari bugnate, certamente vennero tenute in considerazione dall’architetti Ernesto Basile, maestro del Liberty siciliano, nel suo posteriore intervento unitario di progettazione dei vicini edifici a porticato che fanno da coronamento alla circolare piazza del Popolo-Lo Sardo. L’edificio era stato condannato alla demolizione alla fine del 1996 per essere sostituito dal secondo palazzo di giustizia.

Lo salvammo noi di “Legambiente dei Peloritani” con una petizione che raccolse ben 20 mila firme, fra le quali anche quella dell’allora sindaco Franco Providenti. Alla definitiva salvezza dalla demolizione provvidi io con il vincolo di A1 nel piano regolatore vigente, quando lavoravo all’Ufficio Piano del Comune (vincolo per il quale sono consentiti solo interventi di restauro conservativo e consolidamento statico fino alla ristrutturazione, senza aumento di volume e meno che meno demolizione) e quello di A2 relativo alla perimetrazione del centro storico dove sono consentite solo nuove edificazioni in aree libere, previo nullaosta della Soprintendenza. Un edificio, la Scuola Cannizzaro-Galatti, significativo e rappresentativo dell’”Eclettismo”, diffusissimo a Messina nel primo Novecento e che merita ogni attenzione per la sua tutela e salvaguardia.

Nino Principato


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