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La leggenda di Scirocco….

Lo scirocco è per definizione il vento che soffia da sud-est ed è uno degli 8 venti principali che vengono indicati nella rosa dei venti. Il suo nome deriva dalla Siria, che è la direzione da dove spira rispetto all’isola di Zante, sede geografica della rosa dei venti.
Lo scirocco viene definito in estate come il vento caldo per antonomasia, quindi determina un aumento delle temperature, che nel periodo estivo può causare vere e proprie ondate di calore.

In estate lo Scirocco difficilmente porta piogge, soffia in maniera debole o moderata ed è causa del caldo afoso lungo coste meridionali e orientali della Sicilia, essendosi caricato di umidità dopo aver attraversato il Mediterraneo.
Situazione diversa sull’entroterra della Sicilia dove lo Scirocco tende a scaldarsi a causa della mancanza dell’effetto mitigatore dal mare, divenendo più secco apportando condizioni di caldo torrido, ossia con bassa umidità relativa.
In estate soprattutto tale vento,può apportare temperature prossime o superiori ai +40 °C.
Lo Scirocco tuttavia è un vento che si presenta maggiormente in autunno e in primavera, soprattutto nei mesi di novembre e marzo, quando si possono avere maggiori episodi di maltempo, raramente in inverno.
In autunno può essere la causa di importanti tempeste di vento soprattutto in mare aperto, e di mareggiate sulle coste ioniche e meridionali.
In queste occasioni lo Scirocco è normalmente piovoso, e sono proprio i versanti meridionali e orientali della Sicilia a ricevere il maggior apporto in termini di precipitazioni.
Scirocco come molti altri venti era oggetto di storie e leggende.

Narra la leggenda che ci fu un tempo in cui Scirocco voleva maritarsi, ecco come andarono le cose.
Al tempo degli dei i venti imperversavano impetuosi e dispettosi rendendo la vita degli uomini estremamente difficile , allora Zeus decise di rinchiudere i venti dentro delle anfore ben sigillate.
Il re dell’Olimpo li riteneva troppo pericolosi se lasciati liberi e sua moglie Era gli suggerì di nasconderli in una grotta sopra un’isola e di farle custodire da Eolo.
Eolo che abitava le isole Eolie (il tipo era egocentrico) era un semidio figlio di Poseidone pare che come come re dei venti fosse eccellente e che li tenesse bene in riga facendoli uscire solo quando l’esigenza degli dei lo richiedesse e facendoli subito ritornare nelle loro prigioni finito l’uso.
Come padre non si può dire la stessa cosa ebbe 12 figli 6 maschi e 6 femmine che fece sposare tra loro (forse per tenere in famiglia i propri segreti).
Successe che sull’isola una delle nipotine di Eolo fosse curiosa, ma così curiosa, che un giorno sentì parlottare tra di loro due anfore e la curiosità fu tanta che provò ad aprirle.
La prima fece cadere a catena le altre e un gran fragore di cocci rotti sugli scogli svegliò Tramontana, che era accoccolata dentro una delle anfore avvolta in un velo argentato.
Appena si svegliò incontrò subito lo sguardo di Scirocco tra i due scoccò l’amore.
Ma intanto che i due si scambiavano sguardi languidi…
Intorno all’isola cominciarono a muoversi delle forti masse d’aria, dall’intensità violenta; erano i venti che liberati volevano dimostrare d’esser più forte l’uno dell’altro.
Tramontana, che aveva lo spirito da grande artista, si innamorò del tranquillo Scirocco.
Erano diventati inseparabili: lei la signora del freddo e lui il signore del caldo.
E decisero di sposarsi proclamando al mondo il loro amore.
Cominciarono così i preparativi e Tramontana aiutata dalle muse del nord preparò il suo abito più bello e lo decorarono con tanti piccoli e sottili pizzi di ghiaccio argentati.
Lo sposo, quando la vide in tutta la sua bellezza, con impeto cominciò a soffiare, forte forte un alito caldo, inconfondibile di profumi del deserto.
Purtroppo però le lucenti trine di ghiaccio che la ornavano sul velo e l’abito si sciolsero in pochi attimi.
Ora potete immaginare cosa significhi rovinare l’abito di una sposa nel giorno del proprio matrimonio , se quella sposa è pure un freddo vento del nord è chiaro che le conseguenze furono incommensurabili.
Si rifiutò di continuare la cerimonia, e Scirocco dal dolore cominciò a piangere le sue lacrime calde come lingue di fuoco.
Seppur oggi, nonostante siano passati migliaia di anni, Scirocco e Tramontana non si possono né sopportare e né vedere.
Se arriva lui, lei se ne va; ognuno indispettito distrugge l’opera dell’altro.
Tramontana,sempre ricca di fantasia, al giungere dell’inverno costruisce cantando splendenti guglie di ghiaccio, ma poi ecco giunger spazientito Scirocco che goccia su goccia, come a farla piangere, inesorabile gliele scioglie in poche ore.
Da quel memorabile giorno se lo scirocco, apportatore di piogge e nebbie e sabbia dal deserto, bagna la nostra campagna, la tramontana arriva e veloce asciuga tutto e se ne va.

Ora in tempi di mutamenti climatici temiamo che i loro rapporti possano solo peggiorare .

Grazie a Giovanni Majolino


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