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La coltivazione del chinotto siciliano.

Il chinotto frutto è un agrume della stessa famiglia di arancio, limone, bergamotto, pompelmo, ecc. Sembra derivi da una mutazione genetica, naturale, del melangolo e dell’arancio amaro; nasce in Cina. Il nome scientifico è Citrus Myrtifolia, e si tratta di un albero alto un metro e mezzo, con pochi i rami ma carichi di frutti e foglie. La pianta è molto simile a quelle della sua stessa famiglia. I fiori sono abbondanti e profumatissimi. I frutti sono a grappolo, di color arancio intenso quando sono maturi, e pesano non più di 60 grammi. Il sapore del frutto colto direttamente dalla pianta è estremamente acido-amaro, totalmente diverso dalla bevanda che si trova in commercio. Difatti i frutti del chinotto già in origine, venivano consumati canditi o in salamoia. In Italia viene coltivato in Liguria ed in Sicilia.
Il chinotto frutto ha molteplici proprietà benefiche. In particolare vengono esaltate le proprietà digestive, legate al suo sapore amaro. Le bevande preparate con il chinotto frutto erano destinate proprio ad essere digestive, sia che fossero consumate come aperitivo che come fine pasto. Non solo il frutto ha proprietà particolarmente benefiche, ma anche la scorza del frutto ed i fiori della pianta. Da entrambi vengono ricavati infatti estratti fitoterapici, digestivi ma anche per combattere l’insonnia. Il chinotto frutto, come tutti gli agrumi, è ricco di vitamina C, e già nell’Ottocento veniva usato dai marinari per prevenire lo scorbuto (malattia causata dalla carenza o dalla mala assimilazione di vitamina C). Il suo sapore caratteristico è apprezzato e rivolto alla preparazione di bevande, dissetanti e rinfrescanti. Queste bibite devono contenere almeno il 12% di frutto di chinotto secondo le vigenti leggi.
Gli usi del frutto…
Gli usi del chinotto sono molti, con il frutto si preparano le famose bevande, ma non solo, li troviamo anche canditi, e si possono preparare anche confetture e sciroppi. Le bevande preparate con i frutti di chinotto non sono solo analcoliche, (come gli amari digestivi), che venivano prodotte in Italia e vendute in molti Paesi Europei. La bibita omonima gassata rimane pero’ la preparazione più famosa ed apprezzata. In Liguria, a Savona, una delle città italiane simbolo della coltivazione del chinotto, per tradizione si realizzano i frutti canditi e conservati nel Maraschino. Nei periodi di festa il chinotto a Savona viene offerto nel bicchierino tipico da liquore. Altri prodotti vengono realizzati con questo frutto, come saponi e profumi. Mentre con le foglie secche di chinotto si preparano anche infusi ottimi per la digestione.
Come coltivare…
Coltivare il chinotto frutto è possibile anche in Italia, le zone costiere della Liguria e Sicilia infatti ne sono coltivatori da tantissimi anni. La pianta del chinotto ha bisogno di un clima mite tutto l’anno e ben ventilato, non sopporta afa ed umidità e nemmeno temperature troppo alte o troppo basse. Decidere di coltivare il chinotto frutto per creare reddito non è facilissimo, mentre una coltivazione ornamentale è decisamente meno impegnativa. Per coltivare il chinotto è necessario un terreno poco argilloso, meglio che sia sabbioso e leggermente acido. Inoltre andrà concimato con concime organico, sia in primavera che autunno perché il chinotto ne è avido. Prestate attenzione al vaso scelto, se non coltiverete la pianta in piena terra perché il chinotto espande molto le sue radici. L’irrigazione non va trascurata specie nel periodo estivo, si consigliano annaffiature costanti ed abbondanti, senza ristagni però, appena la terra si secca. È importante anche la potatura nonostante sia una pianta dalla crescita lenta. Sarà da effettuare annualmente dopo la racconta dei frutti, cioè a Dicembre se il freddo non è troppo pungente.

Grazie a Giovanni Majolino


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