I NOSTRI MONUMENTI
Chiesa San Paolino agli Orticoltori o di Santa Rita
“A nostro avviso una delle Chiese più belle di Messina -insieme a quella dello Spirito Santo- ma poco considerate”
Edificata agli inizi del ‘600, costituisce l’unico esempio quasi integro dell’architettura di quest’età. Si legge negli statuti della Congregazione dei “Giardinari Hortulani Insalatari” che la chiesa di San Paolino agli Orticoltori venne
“…fondata et fabbricata in questa nobile città di Messina nella Contrata dela Biveratura Vecchia fora li mura dela Porta Imperiale di questa città…a 30 di Augusto Inditione 1600”.
Nel 1620 alloggiò i padri Carmelitani Scalzi di Santa Teresa, venuti per la prima volta a Messina, ed ebbe pochi danni nei terremoti del 1783 e del 1908. Nel 1938 fu demolita l’originaria facciata e la chiesa venne accorciata per consentire l’allargamento della via Santa Marta. Fortunatamente si salvarono gli affreschi di Giovanni Tuccari realizzati nel 1719 e raffiguranti, alcuni, storie della vita di San Paolino. Questo santo, vescovo di Nola, nacque a Bordeaux e fu uno dei maggiori poeti lirici dei primi secoli del Cristianesimo (354-431). Si possono ammirare, nella piccola chiesa, un affresco di Giovanni Tuccari (1667-1743) nell’ altare del Crocifisso raffigurante “la Madonna, Maddalena e S. Giovanni” con al centro un pregevole Crocifisso in cartapesta (sec. XVIII). Il ciclo di affreschi del Tuccari comprende “Sant’Isidoro”; “Supplica di San Paolino”; “Santo ortolano e confrati”; “I santi Angeli Custodi”. Letterio Subba (1787-1868) affrescò, invece, “Storia della vita di San Paolino”. Sull’altare maggiore in splendide tarsie marmoree policrome (sec. XVIII), troneggia una grande pala con “San Paolino, la Vergine e sullo sfondo gli orti della Maddalena”, dipinta nel Seicento da Giovan Battista Quagliata, in un tripudio di stucchi settecenteschi. Tutti gli affreschi furono restaurati dalla SI.G.E.R.T. S.p.A. dall’allora presidente comm. Francesco Cambria, nel 1990, su iniziativa dell’”Inner Wheel” presieduto da Ebe Martines. I lavori vennero diretti dalla dott.ssa Caterina Ciolino della Soprintendenza di Messina. La chiesa è molto popolare per il culto che viene tributato ogni 22 maggio, dal 1925, a Santa Rita da Cascia, con la distribuzione ai fedeli di rose benedette.
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