I TEMPLARI A MESSINA
Nel 1118, 1119 o 1120, nove cavalieri della Borgogna e della Champagne alla guida di Hughes de Payns (Ugo dei Pagani, nato in Fiorenza, in territorio lucano), fondavano l’Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo. Baldovino II, re di Gerusalemme, concesse loro un’ala del Palazzo Reale edificato sullo stesso sito del tempio di Salomone, per questo motivo presero il nome di Templari. Guerrieri di grande valore, si distingueranno in armi nelle diverse Crociate a Gaza (1171), Tiberiade (1187), Damietta (1219), Mansourah (1250), Saphet (1266). San Bernardo di Chiaravalle, monaco cistercense, fu l’autore della loro Regola in 72 capitoli (9 x 8 dove 9 = perfezione; 8 = rinnovamento e rinascita secondo la mistica medievale). La moschea di Omar a Gerusalemme, sorta nel 687 sulle rovine del Tempio di Salomone, divenne uno dei loro simboli e il 29 marzo 1139 con bolla “Omne datum Optimum”, Innocenzo II riconosceva l’Ordine dei Templari, che era esentato dalla sottomissione ad ogni potere, escluso quello papale. In combattimento i Templari recavano il “baucent”, stendardo di guerra col motto “non nobis domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam” (non a noi Signore, non a noi, ma al nome tuo va la gloria). Recava tre colori dal significato simbolico: BIANCO =”ALBEDO” (risveglio alla luce); NERO = “NIGREDO” (la notte oscura dell’anima); ROSSO = “RUBEDO” (conquista dell’illuminazione interiore, congiunzione della psiche con il Sé, nozze dell’Anima con lo Spirito). Accusati agli inizi del 1305 di eresia, immoralità, bestemmia, atti contro natura dal re di Francia Filippo II il Bello, tutte accuse false costruite ad arte dal sovrano per eliminarli fisicamente, dal momento che era grande debitore nei loro confronti, con la complicità del Papa Clemente V che aveva trasferito il papato ad Avignone l’Ordine fu sospeso con bolla papale. Il venerdì 13 ottobre 1307, tutti i Templari di Francia vennero arrestati contemporaneamente (da questo fatto nasce la credenza che il venerdì 13 porti male). Torturati ferocemente, ai cavalieri vennero imputati ben 127 capi d’accusa, tutti falsi, tra i quali l’adorazione di un idolo chiamato “Baphomet”. Si giunse, così, al rogo finale del 18 marzo 1314. Mentre bruciava, il 23° e ultimo Gran Maestro dei Templari, Jacques de Molay, scagliò la maledizione contro i suoi persecutori e cioè che sarebbero morti entro l’anno. Così avvenne perché Filippo il Bello morì, cadendo da cavallo durante una battuta di caccia, il 29 novembre 1314 mentre il 20 aprile dello stesso anno, Clemente V era morto di cancro allo stomaco.
A Messina, nel 1311, i Templari fondarono una loro Domus, LA PRIMA DOMUS TEMPLARE IN TUTTA ITALIA, nella chiesa di Santa Maria Maddalena Di Valle Giosafat (oggi “Casa dello Studente”). Particolare venerazione avevano i cavalieri per la Beata Vergine dei Bianchi che diverrà la patrona del Casale di Curcuraci. L’immagine si trovava dipinta nella loro seconda Domus, dove si trasferirono fondando l’Ospedale dei Bianchi e la chiesa di San Marco (attuale Palazzo della ex Provincia Regionale).
Dopo la sospensione dell’Ordine, William Saint Clair edificò in Scozia la Cappella Templare di Rosslyn, una splendida e incredibile strana chiesa ricchissima di simboli esoterici, fra questi Hiram Abif, che nella convenzione massonica è indicato come l’architetto costruttore del Tempio di Salomone e l'”Uomo Verde”, simbolo della fecondità della Natura e motivo tipicamente celtico. Una particolare decorazione è quella rappresentata da foglie di cactus e pannocchie di granturco. La decorazione fu realizzata verso il 1470 e la Cappella fu ultimata nel 1486. Ebbene, se si considera che Cristoforo Colombo scoprì l ‘America il 12 ottobre 1492 e che il mais indiano e il cactus di aloe erano piante americane, sconosciute agli altri popoli fino al secolo XVI, la conclusione è quella che furono i Cavalieri Templari, e non Colombo, A SCOPRIRE L’AMERICA.
Nino Principato
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