LA NOSTRA STORIA “Gli antichi mestieri”
Il Bottaio ‘’U Buttaru’’
Il Bottaio era colui che costruiva le botti in legno, utili per il vino, l’olio o addirittura l’acqua. Il lavoro del bottaio era un’attività fondamentale e indispensabile nel contesto della vita contadina per la produzione del vino, fatto con l’uva delle proprie vigne.
Spesso la bottega di questo artigiano era completamente autosufficiente cioè, non aveva bisogno ne della segheria ne del fabbro: era perciò un’officina del ferro e del legno . Il bottaio costruiva e riparava oltre alle botti, tutto quanto interessava la vendemmia e le operazioni di cantina: mastelli, tini, tinelli, brente e secchi di ogni tipo e misura. Per la lavorazione della botte, il bottaio utilizzava il martello, la pialla, il pialletto e la sgorbia. Oggi il mestiere del bottaio (anche se con l’avvento di nuovi materiali quale acciaio, resine sintetiche, ecc.), resiste ai tempi, in Italia è ancora possibile vedere all’opera un bottaio. Durante la creazione della botte il mastro bottaio sceglie il tipo di legno da utilizzare, per poi tagliarlo, ricavandone delle doghe che conserverà per la stagionatura, che solitamente dura da un anno a quattro anni.
Le principali qualità di legno utilizzate sono:
• legno di acacia
• legno di castagno
• legno di ciliegio
• legno di rovere francese
Oggi il mercato offre anche botti ricavati dalla quercia.
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