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Fu una delle chiese della Messina ottocentesca più popolari e fotografate…..

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Fu una delle chiese della Messina ottocentesca più popolari e fotografate ed è pertanto ancora presente nel ricordo dei messinesi. Si tratta della Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio che dominava con la sua imponente struttura l’omonima piazza, punto di arrivo a sud della centralissima via Garibaldi. Edificata nel 1728 in stile barocco, la chiesa aveva due prospetti: il principale sulla piazza omonima (a sx); il laterale su via Cardines (a dx).
Il suo interno era imponente, di forma ottagonale, con quattro cappelle. Le pareti interne erano ricche di marmi e la cupola molto elevata in altezza. Era una chiesa centralissima, popolare e assai frequentata. Nel 1905 era già stata danneggiata dal terremoto, tanto che all’interno, nella tragica mattina del 28 dicembre del 1908, erano ancora presenti le impalcature per lavori di messa in sicurezza delle parti che avevano subito lesioni. E fu proprio anche per queste robuste impalcature che l’imponente fabbrica ebbe modo di resistere alla violenza del sisma e di rimanere sostanzialmente integra e potenzialmente restaurabile come dimostra questa rara fotografia. Tuttavia, nel nuovo piano regolatore non si ritenne prevalente l’interesse a restaurare il tempio e pertanto si decise di realizzare il progetto, per altro già previsto nel piano regolatore del 1869 e mai attuato, di prolungare la via Garibaldi fino a piazza Cairoli. Ciò avvenne nel 1914 procedendo all’abbattimento del tempio e di tutti gli edifici che compaiono a sx della foto e retrostanti che facevano parte delle contrade Darsena (o Terzanà), Amalfitana Grande e Paraporto, al limite dell’argine sinistro del torrente Portalegni. L’area della chiesa, pertanto, è stata totalmente inglobata dalla più ampia sede stradale dell’attuale via Garibaldi all’altezza della Chiesa dell’Annunziata dei Catalani e dell’is.343.
Sulla dx l’asse di via Cardines è rimasto oggi invariato dall’altezza della Chiesa Annunziata dei Catalani, nel suo ormai breve tratto (circa 70 metri) fino all’incrocio con via I Settembre. Il restante tracciato a sud è stato invece cancellato dal piano regolatore con l’edificazione degli isolati 305 e 295 fino all’altezza dell’angolo tra via Cesare Battisti e la Chiesa di S.Giuseppe da dove l’attuale asse viario che prosegue a sud coincide fino a piazza Padre Annibale di Francia (ex piazza delle Due Vie) con quello della ottocentesca via Cardines.

Michele Orlando


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Alessandro Sidoti

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