MESSINA SHOPPING – 1
Estate del 1957.
Questa uscita per fare compere, il rito dello “shopping”, non può che cominciare da piazza Cairoli e dal viale San Martino. Nella libreria dell’Ospe di Antonio Saitta acquistiamo l’ultimo best-seller di Grace Metalious, “I peccati di Peyton Place” quindi, passando davanti all’ottocentesco chiosco della “limonata al sale”, ci dirigiamo verso l’elegante negozio dei “F.lli De Dominici” per acquistare qualche capo d’abbigliamento. Sulla piazza, in un triangolo di marciapiede, si eleva una cabina elettrica della S.G.E.S. (Società Generale Elettrica della Sicilia) con bella architettura eclettica, che funge anche da supporto pubblicitario, così che possiamo anche informarci dei film in programmazione.
Facciamo pipì nel vespasiano sotterraneo di piazza Cairoli e ci dirigiamo verso il viale San Martino, ma, prima, è d’obbligo un salto ai “Grandi Magazzini Salvatore Siracusano”, il “più grande assortimento in tessuti, confezioni, abbigliamento”. E, naturalmente, anche da “Barbisio” per gli ultimi arrivi. Un buon caffè, poi, è proprio quello che ci vuole per svegliarsi, naturalmente al bar del comm. Renato Irrera, moderno ritrovo storico della città. Vi capitiamo mentre l’affascinante Claudia Cardinale è seduta fuori, attorniata dai fan, e, naturalmente, le chiediamo l’autografo.
Una pulita alle scarpe impolverate dal “lustrinu” ed ora siamo davvero pronti per una delle proverbiali “vasche” sul viale San Martino. Fa caldo e il solitario vigile urbano, ritto come una statua greca sulla pedana cilindrica a strisce bianche e nere, dirige l’”intenso” traffico automobilistico riparandosi sotto un clamoroso ombrellone da spiaggia. Compriamo la “cravatta col fazzoletto ultima moda” dall’elegante venditore ambulante ed entriamo da Melluso in via dei Mille per l’acquisto dell’ultimo 45 giri “Only You” dei Platters, il disco più venduto del 1957. Anche qui abbiamo una fortuna insperata: la cantante Miranda Martino sta uscendo dal negozio e, naturalmente, anche a lei chiediamo l’autografo.
Visita d’obbligo alla UPIM, una traversa prima del “Grand Hotel” di Angelo Musco. Il 23° Magazzino UPIM era stato inaugurato a Messina il 20 ottobre 1930, VIII° del Regime e vi si poteva trovare di tutto, dai giocattoli alla chincaglieria, dalla cristalleria alla biancheria, dai casalinghi alla merceria. A proposito, sapete cosa significa la sigla UPIM? “Unico Prezzo Italiano Milano”. Nell’adiacente via Nino Bixio, al Salone “Il Cigno”, compriamo un porta servizi per donarlo al capoufficio che compie gli anni, e che…ci ha promesso il tanto sospirato aumento! Una visita all’amabile Giovanni Passalacqua, competente titolare dello Studio filatelico “Antonello”, un salto in via Ugo Bassi per il mitico arancino di Nunnari e via, nuovamente sul viale San Martino.
Che tradizionalmente termina al “Ponte americano” (il torrente Zaera) anche se, di fatto, prosegue fino a Villa Dante. Le foto all’agenzia “Photo Oskar Press” le abbiamo ritirate, dunque, è tempo di prendere il tram per recarci in via Tommaso Cannizzaro.
Eccoci arrivati.
Fa sempre caldo e un altro vigile urbano si ripara dai raggi cocenti sotto un variopinto ombrellone, forse si illude di stare al mare. Una capatina alla ditta “Lombardo Angela in Caruso” per acquistare un portafoglio in pelle, una visita a “Rappazzo Leonzio fu Basilio” per lasciargli la bilancia da riparare, ed eccoci in via Garibaldi. Qui, all’incrocio con via Primo Settembre, sorge imponente il mitico “Emporio Vinci”, l’indiscusso regno dello shopping fondato nel 1897 dove è possibile trovare di tutto, da un ago ad un elefante indiano imbalsamato.
In piazza Catalani ci fermiamo perché dobbiamo vedere gli ultimi arrivi degli splendidi cristalli di “Bisazza Ferrara”, quindi, da Di Blasi in via Garibaldi per vedere i nuovi passeggini per nostra figlia che è prossima al parto e ci dirigiamo verso la “Passeggiata a mare”. Arena, però, è seduto davanti al suo panificio con sguardo invitante e non possiamo sottrarci all’acquisto dei suoi favolosi pidoni.
Con questo caldo, ora, quello che ci vuole è proprio un bel gelato. All’inizio della “Passeggiata a mare” il ritrovo estivo “Buonfantino” è lì, pronto ad esaudire il nostro desiderio, prima di riprendere la strada verso la “Salita Cappuccini” a rifornirci di vino “Goccia d’Oro di Sicilia” e succhi di arancia e di limone nella bottega di Felice Di Pino.
Il nostro giro mattutino per fare Shopping (“a spisa”) in questa Messina dell’estate del 1957 sta per finire.
Un altro caffè al Bar Spadaro all’inizio di via Palermo al “Muriceddu”, gli ultimi acquisti di penne, matite e carta assorbente all’”Emporio Scoma” al Dazio, la “Gazzetta del Sud” e il “Don Giovanni” nell’edicola di Agrillo ancora lì dal 1908 e…si è fatto veramente tardi.
Ci avviamo verso casa per il pranzo, carichi di buste e pesanti pacchi ma, in compenso, leggeri, molto leggeri dentro le tasche!
Nino Principato
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