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Conoscete la #leggenda di #Orione?

Secondo la mitologia, Orione era un eroe germogliato dalla terra grazie al seme di Zeus, di Ermes e di Poseidone. La figura di Orione, inoltre, è strettamente legata alla città di #Messina: nelle fonti letterarie, infatti, l’eroe Orione è ricordato quale creatore del porto di #Zancle (odierna Messina) nonché come artefice del promontorio di #Capo_Peloro sul quale aveva edificato un tempio dedicato a suo padre, Poseidone.
Secondo la leggenda, centinaia di anni dopo, caduto il tempio, le colonne furono recuperate e utilizzate per abbellire l’antico #Duomo_di_Messina. Ancora oggi, infatti, davanti al Duomo troviamo la splendida fontana di Orione, opera di Giovanni Angelo Montorsoli (1551).
A testimonianza del profondo collegamento di Orione con la città dello Stretto ci sarebbe, secondo una interpretazione formulata dagli studiosi, un’epigrafe proveniente dalla zona meridionale di Messina (via Geraci). Il testo dell’iscrizione, datata al I-II secolo d.C., si sviluppa su cinque righe in scriptio continua in alfabeto greco e costituisce una dedica a colui che è “Signore di Zancle dal bel porto e del Capo Peloro”, protettore dello Stretto dominato dalle correnti. L’epigrafe costituirebbe, quindi, a tutt’oggi, l’unica attestazione nella città di Messina di una iscrizione in onore di Orione.
Di seguito si riporta il testo:
“Salve, beato, germoglio venerabile della nostra terra, signore di Zancle dal bel porto e del Capo Peloro, tu che guardi lo stretto passaggio e le correnti dello Stretto, dove, essendo l’onda sospinta avanti e indietro, il mar Tirreno si solleva contro l’Adriatico”.


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