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Con cuddura s’intende un tipo di ciambella intrecciata diffusa in tutta l’Italia meridionale. Essa può essere sia dolce che salata.

Viene indicata con diverse altre denominazioni (vedi di seguito) ed è riconosciuta con nove diverse denominazioni come prodotto agroalimentare tradizionale (P.A.T.) dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) di cui cinque siciliane, tre calabresi e una pugliese e sarda.
Il termine cuddura deriva dal greco antico: κολλύρα, kollýra («pagnotta»)(cf. Koulourakia). Oggi il nome cuddura tende ad una vera e propria italianizzazione, ma è un dialettismo originario dell’Italia meridionale, diffuso con tutte le sue varianti in Sicilia, Calabria, parte della Puglia e della Basilicata, così come della Campania. Questa preparazione è altresì diffusa in alcune zone della Sardegna con il nome tipico di Coccoi cun s’ou. La forma a ciambella serviva anticamente ai pastori o ai viandanti per infilarla nel bastone o nel braccio e portarla comodamente con loro nei loro lunghi spostamenti.
Il termine cuddura è la forma base da cui poi derivano tutte le varie modificazioni ortografiche relative alle singole zone di produzione che identificano però prodotti da forno specifici tra loro simili ma a volte anche diversi nelle forme e negli ingredient
La sua base è costituita da farina, acqua, lievito e sale. L’impasto lievitato viene condito in più modi. Un tipo viene condito con cipolla, pomodoro pelato, acciughe sotto sale a pezzi, salsiccia a pezzi, pecorino. Un secondo tipo viene condito con cipolla, broccoli crudi, formaggio, acciughe salate e salsiccia a pezzi. Un altro tipo viene condito con cipolla, patate crude affettate finemente, salsiccia a pezzi e pezzettini di acciughe dissalate, formaggio pecorino. Può essere mangiato caldo o freddo. Ne esistono anche versioni dolci.

Sicilia..❤️
Per cuḍḍureḍḍi in alcune zone della Sicilia, si intendono dei dolcetti tipici natalizi in pasta frolla con ripieno di fichi secchi.

Cuddura …😍
La cuḍḍura cu l’ova (in italiano “cuddura con le uova”) è un dolce pasquale (consumato in particolare a Pasquetta) a base di farina tipico dell’Italia meridionale e soprattutto della Sicilia; è un biscotto decorativo con un uovo sodo al centro cotto al forno, detta anche pani cu l’ovu (“pane con l’uovo”) nel palermitano o aceḍḍu cu l’ova (“uccello con le uova”) a Catania; esso ha un corrispondente nei dolci pasquali ortodossi, caratterizzati da un pandolce su cui è adagiato un uovo cotto al forno; è di antica origine e legato all’uso dell’uovo durante i riti pasquali, tramandato dalla tradizione contadina e considerato per molto tempo il dolce pasquale dei poveri, poi rivalutato per la sua facile realizzazione e per le possibili varianti realizzabili (una ricetta molto simile era preparata dalle ragazze per i fidanzati, a dimostrazione del loro amore, sagomandola a forma di cuore).

Pupi cu l’ova…💕❤️
I pupi cu l’ova sono pani dolci tipici di Nicosia, simili alla cuḍḍura cu l’ova ma a forma di bambolotti..

Palummeḍḍi..❤️
Una variante, senza uova sode e a forma di colombe, galli o piccoli rombi è tipica dei monti Iblei..
Cuḍḍireḍḍa..❤️
La cuḍḍireḍḍa è un dolce fritto tipico siciliano dalla forma a coroncina prodotto quasi esclusivamente a Delia, durante il periodo di Carnevale (oggi anche in altri periodi dell’anno).

Cuḍḍureḍḍi..❤️
I cuḍḍureḍḍi sono anellini di pane di San Giovanni Gemini e Cammarata, tipici della festa di San Biagio (3 febbraio)[4].

Cuḍḍureḍḍu..❤️
Il cuḍḍureḍḍu è un dolcetto natalizio prodotto in particolare a Caltagirone[5] che consiste in piccole ciambelle di biscotto farcite di fichi secchi e mandorle, legato al detto nun ci à’ prumèttiri voti ê santi e mancu cuḍḍureḍḍi ê picciriḍḍi (“non devi promettere voti ai santi e nemmeno ciambelline ai bambini”), per sottintendere l’impossibilità di mantenere le promesse.

Cuḍḍura di San Paulu..❤️
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Cuddura di San Paulu.
A cuḍḍura di San Paulu è un pane votivo di semola di grano duro a forma di grossa ciambella che si prepara a Palazzolo Acreide in occasione del 29 giugno.

O Cudduruni..❤️
In provincia di Catania il cuḍḍuruni è una focaccia sottile come una pizza, cosparsa d’olio e con tanti incavi procurati dalla pressione delle dita, spesso riempiti ognuno con un’oliva nera o uno spicchio d’aglio o pezzetti di cipolla.

In provincia di Siracusa, più precisamente nei comuni di Lentini, Carlentini e Melilli la presenza del cuḍḍuruni, una focaccia imbottita di cipolle, pomodoro, patate, filetti di acciughe salate, pecorino grattugiato e origano, che costituisce un’antica tradizione culinaria.

Sempre in provincia di Siracusa, a Ferla, si ha una variante dolce del cuḍḍuruni che si fa impastando la pasta del pane. Quando questa è lievitata si spiana in dischi di circa mezzo centimetro di altezza e circa 20 cm di diametro che vengono fritti in olio e poi conditi con una spolverata di zucchero.

Il cuḍḍuruni (salato) è presente anche nel nisseno e nell’agrigentino, nonché a Ciminna, a Lercara Friddi e in altri paesi limitrofi della provincia di Palermo.

Giovanni Majolino


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