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I NOSTRI MONUMENTI

Chiesa Concattedrale del SS. Salvatore

In Via San Giovanni Bosco, parallela a monte del Corso Cavour, sorge la chiesa del SS. Salvatore. Fino al 1883 Messina aveva due istituzioni religiose separate, l’Arcidiocesi Vescovile e l’Archimandritato Basiliano, rette da un Arcivescovo e da un Archimandrita. Dopo il 1860 le due istituzioni vennero unificate. Oggi, l’ Arcivescovo esercita tutt’e due le funzioni. L’attuale Chiesa del SS. Salvatore è la terza Chiesa ricostruita quale Cattedrale dell’ Archimandritato. La prima Cattedrale del SS. Salvatore fu eretta da Ruggero d’Altavilla, il Normanno e da suo figlio Ruggero II, verso il 1100. La Chiesa sorgeva nella parte terminale della penisola di San Raineri quale ex voto per aver scacciato i Saraceni da Messina e dalla Sicilia. Assieme alla Chiesa vi costruì un Monastero che arricchì di beni e privilegi. Nel maggio del 1131 il Re Ruggero II, con un Diploma Regale elevò la Chiesa e il Monastero a “mandra” cioè “Mater Monasteriorum” ovvero a capo di altri monasteri , sottomettendo cosi tutti i monasteri della Sicilia e della Calabria. Nel 1535 fu abbattuto il monastero ‘’rimase solo la Chiesa’’ per ordine di Carlo V, che aveva autorizzato il Senato a rinforzare le mura delle fortificazioni militari del porto facendo costruire, sulla punta della falce, il forte del SS. Salvatore. Nel 1549 un fulmine distrusse la Chiesa. Nel 1549 i Padri Basiliani si trasferirono a nord della città, nell’ area della Spianata dei Greci dove oggi sorge il Museo, e lì costruirono la seconda chiesa ed un nuovo convento. Il 23 marzo 1635 il Papa Urbano VIII con un “Breve” elevava l’Archimandritato a Prelatura Nullius, cioè a diocesi con un suo territorio ben definito, separato e distinto dalle altre. Nel 1866 con le leggi eversive e la soppressione dei beni ecclesiastici e il loro incameramento, Chiesa e Monastero furono soppressi. Il 31 agosto 1883 il Papa Leone XIII con un Decreto univa l’Archimandritato all’Arcidiocesi di Messina, aeque principaliter, le due diocesi rimanevano distinte e separate giuridicamente, l’Arcivescovo di Messina prendeva il titolo di Arcivescovo ed Archimandrita di Messina e gestiva separatamente le due diocesi. Il Cardinale Giuseppe Guarino fu il primo Arcivescovo ed Archimandrita di Messina (1884). Distrutti questi edifici dal terremoto del 1908, Mons. Angelo Paino, Arcivescovo e Archimandrita di Messina, si impegnò con tutte le sue forze alla ricostruzione della Chiesa. Nel 1929 sull’area dell’isolato 249 la Ditta Guido Piazzoli sul progetto dell’ing. Enzo D’Amore, iniziava i lavori di ricostruzione. Il 22 aprile 1933 Mons. Angelo Paino benediceva la nuova Chiesa. Dal 1943 al 1946, la Chiesa del SS. Salvatore funzionò da Cattedrale di Messina in quanto questa era stata gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Il 30 Maggio 1964 Mons. Francesco Fasola consacrava e dedicava la Chiesa al SS. Salvatore. Nel 1986, con la riorganizzazione della diocesi di Messina, l’Archimandritato veniva unificato totalmente alla diocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela e la Chiesa del SS. Salvatore assumeva la qualifica di Concattedrale di Messina. L’attuale edificio comprende la nuova Cattedrale dell’Archimandritato e un’ istituzione religiosa con scuole, cinema, palestre e oratorio , gestita dai Padri Salesiani di San Giovanni Bosco. La chiesa è a pianta rettangolare, lunga mt. 105 e larga mt. 56. Il prospetto si distingue per un timpano entro il quale risalta una figura di Cristo, opera del messinese Sutera, sormontato da una cupola che fa da baricentro a tutto il complesso. L’interno è a tre navate divise da una doppia fila di colonne con stucchi e decorazioni barocche. Si conservano opere pittoriche del Mongari, Stramondo, Crida, Barone ed Impallomeni.


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