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Il 28 Dicembre 1908 alle 5,20 un terremoto di magnitudo 7,2 della Scala Richter corrispondente all’11 grado della Mercalli in trentasette lunghissimi secondi sconvolse l’area dello Stretto di Messina, colpendo con tutta la sua forza devastatrice le città di Messina con il crollo del novanta per cento degli edifici e Reggio Calabria. Secondo le stime dell’epoca le vittime furono ottantamila e circa centomila gli sfollati. Il sisma che entrò nella Storia dei terremoti più violenti distrusse tutte le vie di comunicazione tra strade, ferrovie, linee del tram, telegrafo e telefono, furono danneggiate le linee elettrice, le tubazioni del gas e rapportiamole a come erano rispetto ad oggi. Subito dopo la scossa devastatrice cominciò a piovere, i superstiti uscirono fuori per le strade così come erano vestiti e chi potè da Nord a Sud della città andò verso il mare. Proprio sulle Coste invece si abbattè il maremoto con onde altissime e devastanti tra i sei e dodici metri d’altezza che provocarono altre vittime. Il maremoto fu ancora più devastante quando le acque si ritirarono e subito dopo altre immense ondate provocarono ancora distruzione e morte.
La quasi totalità delle abitazioni tra Messina e Reggio non erano costruite in modo da resistere a terremoti forti, infatti tra gli edifici crollati e quelli inagibili solo il dieci per cento restò intatti.
I danni per quell’epoca furono ingentissimi paragonabili a miliardi di euro attuali, i sistemi di comunicazione non erano come quelli di oggi e gli aiuti tardarono moltissimo ad arrivare anche se poi nei giorni seguenti ci fu mobilitazione da tutto il Mondo. Nell’immediatezza del sisma i marinai della flotta imperiale russa furono i primi a dare soccorso ai terremotati di Messina. La squadra navale, appartenente alla flotta del Mar Baltico, era al largo di Augusta per una crociera di addestramento nel Mediterraneo, avuta la notizia della catastrofe l’ammiraglio Litvinov convocò un consiglio di guerra, fu deciso di navigare verso lo Stretto e prestare aiuto alla popolazione. Nel 2012 a Messina venne costruito un Monumento per ricordare l’aiuto dei marinai Russi, anche la Regina Elena di Savoia arrivò in città per portare aiuto alla popolazione, le fu dedicata una Statua.
Il terremoto di Messina ancora oggi è ricordato come uno dei più catastrofici del XX Secolo.

Dal web


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