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Il Castellaccio

“Uno dei Castelli più antichi di Messina lasciato in totale abbandono…………”

VALORIZZIAMOLO

Antichissimo d’origine, costruito probabilmente su mura attribuite a popolazioni preelleniche, il forte Castellaccio si erge su una collina a 150 metri sul livello del mare, a controllo della vallata di Gravitelli e insieme il Forte Gonzaga, domina l’intero settimo quartiere.
Lo scopo della sua costruzione fu quello di avvistare eventuali attacchi alla città, sia dal versante dei monti, che da quello del mare.
Ricostruito in varie epoche, rifatto di legname e fascine sotto il Vicerè Giovanni De Vega nel 1547, venne poi ridotto, nello stesso secolo, in forma quadrata con quattro bastioni agli angoli, dall’architetto bergamasco Antonio Ferramolino (autore, a Messina, anche del Castello del SS. Salvatore, del Castello Gonzaga e della cinta muraria fortificata).
Nel 1674, durante la rivolta antispagnola, fu preso d’assalto dai Messinesi comandati dal valoroso Giacomo Avarna. Utilizzato, in quella circostanza, come osservatorio contro gli spagnoli, avvisava con una cannonata i cittadini dei maggiori pericoli.
Nel 1848 risulta che ancora una volta fu oggetto di assalto da parte di rivoltosi.
Danneggiato dal sisma del 28 dicembre 1908, fu ampiamente manomesso all’indomani della fine del secondo conflitto mondiale, quando vi si installò la ‘Città del ragazzo”.
In quell’occasione, oltre allo stravolgimento generale della natura dei luoghi, all’interno del castello venne edificata una palazzina con finestre in falso stile gotico.
Della struttura originaria rimane la pianta quadrata rafforzata agli angoli da bastioni a cuneo, il cornicione continuo di coronamento a sezione semicircolare e le guardiole sugli spalti, anche se notevolmente rimaneggiate.


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