IL PONTE DEI SOSPIRI
Storia del collegamento stabile fra Sicilia e Calabria nello Stretto di Messina
L’idea di collegare in modo stabile la Sicilia al continente ha origini antichissime. I primi progetti risalgono all’epoca dei Romani che riuscirono a far transitare le truppe su un ponte di barche e botti costruito nel luglio del 250 a.C., voluto dal console Lucio Cecilio Metello durante la prima guerra punica, per trasbordare dalla Sicilia 104 elefanti catturati ai cartaginesi nella vittoriosa battaglia di Palermo contro Asdrubale venuto dall’Africa in soccorso di Annibale.
Nella Gazzetta di Messina del 26 agosto 1865 si parla già della realizzazione del ponte sullo Stretto! Ma è del 1870 il primo progetto di “Attraversamento stabile” dello Stretto di Messina, una galleria sottomarina che partiva da Taormina per giungere ad Azzarello, in Calabria. La galleria, lunga ben 8.500 metri, era stata progettata da un giovane ingegnere, Carlo Navone, esperto in ingegneria ferroviaria e in particolare in gallerie. La previsione di spesa era di 35 milioni e mezzo di lire e per un tempo di realizzazione stimato in circa quattro anni.
Il Consiglio Comunale di Scaletta Zanclea non era da meno e così, a metà Ottocento, pubblica un progetto di tunnel sottomarino attraversabile pure da carrozze con cavalli!
Intanto la fantasia degli illustratori si sbizzarrisce e il ponte viene realizzato in…cartoline e copertine di giornali. Si distingue il curioso ponte col ciclope Polifemo.
È del 1957 il “Ponte Omerico” dell’arch. Armando Brasini (1869-1965), una sorta di “Colosso di Rodi” o di “Faro Alessandrino”, una sorta di “Ottava meraviglia del mondo”.
E finalmente si arriva al primo, vero concorso di idee internazionale, bandito dall’Anas il 28 maggio 1969. Il primo premio fu assegnato ai progetti dell’ing. Sergio Musmeci e arch. Ludovico Quaroni (esteticamente il più bello ed elegante di tutti, si componeva di una struttura “filiforme” dal rigoroso design, di contenuto impatto visivo sull’ambiente), dell’ing. Guido Lambertini, del Gruppo arch. Eugenio Montuori e al “Ponte di Archimede” del Gruppo Alan Barnett Grant, un tunnel subalveo che era composto, in sostanza, di tre enormi tubi accorpati insieme in unica struttura, agganciati al fondale mediante cavi d’acciaio e sfruttanti il famoso principio di Archimede.
Di tutti questi progetti non se ne farà nulla e così il 17 dicembre 1971, con una legge dello Stato, il Parlamento affidò ad una società interamente pubblica ed appositamente costituita, la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Nel 1981, 10 anni dopo, si costituì apposita società che si denominò “Stretto di Messina s.p.a.” cui seguì la convenzione con l’Anas e le Ferrovie dello Stato. Il 31 dicembre 1992 la società “Stretto di Messina” consegna il progetto di massima definitivo di un ponte sospeso ad unica campata e il 21 dicembre 2001 il C.I.P.E., con propria delibera, definisce l’opera “infrastruttura strategica”.
Il 27 novembre 2003 viene firmato l’accordo di programma tra il Ministero delle Infrastrutture, il Ministero dell’Economia, la Regione Calabria, la Regione Sicilia, Rete Ferroviaria Italiana, Anas e “Società Stretto di Messina” per la definizione degli impegni tecnici e finanziari dei firmatari.
La “Gazzetta Ufficiale Italiana” e la “Gazzetta Ufficiale Europea”, il 15-16 aprile 2004, pubblicano il bando di gara per la selezione del General Contractor al quale affidare la progettazione definitiva e la realizzazione dell’opera. Azionisti della “Stretto di Messina s.p.a.” sono “Rete Ferroviaria Italiana s.p.a.”; “Fintecna s.p.a.”; “Anas s.p.a.”, Regione Calabria e Regione Sicilia.
Il 15 aprile 2013, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, preso atto che non interviene, come prescritto, la stipula dell’atto aggiuntivo al contratto vigente fra la “Società Stretto di Messina S.p.A.” e il contraente generale nel termine perentorio del 1° marzo 2013, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, la “Società Stretto di Messina S.p.A.” viene posta in liquidazione. Cessano conseguentemente dalle rispettive cariche tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione.
Il ponte sullo Stretto di Messina rimane una chimera ma per fortuna ci ha pensato Paperon de Paperoni: lui, a realizzare il ponte, ci è veramente riuscito!
Nino Principato
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