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In questa nitida e rara prospettiva realizzata da piazza Duomo, è ritratto, tra i due fabbricati ad angolo a sx, lo stretto vico Bocca Barile (l’origine del toponimo è incerta) rimasto completamente sepolto dalle macerie. Questa stretta stradina collegava piazza Duomo con l’altra piazza dell’Immacolata Concezione attraverso la più ampia via Bocca Barile che si trovava adiacente al fabbricato ora visibile in fondo, che era il Palazzo del Principe Ruffo, costruito nei primi anni dell’Ottocento, rimasto in buona parte integro ma che tuttavia nel 1909 sarà definitivamente abbattuto in ottemperanza al nuovo assetto urbano. Sulla dx il coevo Palazzo dei Baroni Arena completamente devastato dai crolli. Anche a sx ormai restano pure solo le rovine del bel settecentesco Palazzo Raffa e delle eleganti Case Picardi. Sul vico Bocca Barile si affacciava l’Albergo Dogali (civico n.2) che era allocato nel mezzanino di Palazzo Arena. Oggi il vico Bocca Barile non esiste più, in quanto il suo stretto asse viario è oggi ridotto a vialetto interno condominiale che separa le due sezioni dell’isolato 316. Sull’area della sezione ove sorgeva Palazzo Arena è stato edificato nel 1920 il prestigioso Palazzo dello Zodiaco il cui prospetto sulla piazza ha mantenuto la stessa linea dell’ottocentesco fabbricato. Il nuovo palazzo con le sue decorazioni che richiamano al medioevo e all’eclettismo tipico di Gino Coppedè, è unico nel suo genere, tanto da essere tra le opere più apprezzate e punto di riferimento della città. Tutta l’area delle macerie a sx di Palazzo Raffa e Case Picardi è stata destinata invece all’ampliamento di piazza Duomo fino al limite della nuova carreggiata di corso Cavour.

Michele Orlando


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