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LA SCULTURA TARDO-NEOCLASSICA DEL SUONATORE DI PIATTINI ALL’INTERNO DELLA EX FIERA

È di proprietà comunale la bella statua raffigurante il “Suonatore di piattini” ormai in abbandono all’interno dell’ex cittadella fieristica. Faceva parte degli elementi di arredo del “Giardino a Mare Umberto I” inaugurato il 5 agosto 1896, grande spazio pubblico sistemato a verde voluto da Giacomo Natoli, sindaco di Messina. La villa, iniziata nel marzo del 1895, venne progettata dall’architetto Luigi Queriau (Napoli 1842 – Messina 1908). Era ricca di piante pregiate, di aiuole coltivate a verbene e mughetti, ed era dotata di un elegante palco per la musica, fontane e giochi d’acqua.
Prendeva popolarmente il nome di “Chalet” per il padiglione in legno di gusto svizzero che faceva da gelateria e da ristorante e che venne utilizzato fino al 1934 fino a quando, nel 1938, il giardino venne destinato a sede della Fiera.
Il “Suonatore di piattini” si erge su un alto piedistallo marmoreo, realizzato in ghisa da fonderia messinese e dipinto in verde ad imitazione del bronzo. Nella parte sommitale del piedistallo si trova l’iscrizione:

VIVA ITALIA SCLAMAR MI È DOLCE VANTO
MENTRE IN BALLI FOLLEGGIO E SUONO E CANTO

È quanto mai opportuno che venga tolto da quel sito e valorizzato ricollocandolo in uno spazio urbano cittadino.

Nino Principato


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