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La bandiera di Messina (1194 – 1848). Un privilegio svevo per designare lo stato di città anseatica, indipendente in Sicilia, quasi come una repubblica del mare. La bandiera in questione fu esposta sopra i pennoni delle galee del senato e di guerra dei messinesi. La ritroviamo al tempo della guerra tra glli svevi e gli angioini, così pure tra gli aragonesi e i discendenti degli Angiò fino alla prima metà del XV secolo. Proseguendo nella storia marinara di Messina, questa bandiera fu esposta sui pennoni di poppa al tempo del Consolato del Mare, come ancora al tempo delle guerre barbaresche durante la spedizione della Goletta a Tunisi nel 1535, e successivamente al tempo della battaglia navale di Lepanto nel 1571. Stessa combinazione al tempo della rivoluzione antispagnola, e per onore, testimoniava già nei giorni in cui il conte di Tolosa visiterà la città, 1702 la bandiera messinese svettava come simbolo distintivo della superba Città dello Stretto. La stessa bandiera faceva bella foggia di se, quando l’ambasciatore turco dimorerà a Messina, al tempo in cui i Borbone sottoscrissero il trattato di libera navigazione e pace per il commercio, designando la città per volontà ottomana come capitale esclusiva di Sicilia 1741. Sempre questa bandiera fu esposta nelle pagine della gloriosa enciclopedia di Diderot e Dalambert della seconda metà del settecento, fino ai giorni della rivolta quarantottina, quando per volontà del governo di Ruggiero Settimo fu abolita dalle insegne siciliane di quel tempo e non più inalberata nelle navi messinesi. Vi sono numerose immagini in giro per il mondo e negli archivi di mezza Europa che rappresentano le navi della città di Messina inghirlandite della pezza nobiliare coniata e concessa dall’imperatore svevo Enrico VI, padre dello Stupor mundi. Una bandiera un tempo rappresentava un popolo. Quella di Messina rappresentò una nazione. Ricordiamo quella bandiera sopra le mura di Messina al tempo del vespro scoppiato nel 1282, come allo stesso tempo la stessa pezza civica fece bella mostra di se l’anno 1296 per onorare re Federico III d’Aragona innalzato sul trono siciliano. Sempre questa bandiera svettava durante le battaglie navali dell’ammiraglio aragonese Ruggiero di Lauria nel Tirreno come in tutti i quadranti geografici del Mediterraneo, e così via dai loro successori. Sempre questa bandiera rappresentò la marineria messinese in tutti i porti italiani ed europei, finache in Asia Minore e in Africa. La bandiera di Messina fu un privilegio che poche città d’Italia furono in grado di mostrare ai loro comprimari. Pertanto ricordare la bandiera di Messina permette di evidenziare il ruolo di quella città nelle politica italica prima e in quella europea di conseguenza per la bellezza di otto secoli.

Alessandro Fumia


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