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LA NOSTRA STORIA “Gli antichi mestieri”

Il Cocchiere ‘’U Gnuri’’

Era il conducente delle carrozze delle famiglie gentilizie, i mezzi di comunicazione più diffusi nei ceti alti. A lui spettava il compito di accudire i cavalli, pulire i finimenti e la stalla. Indossava una livrea con tanto di mantello e cilindro. Col permesso del datore di lavoro, noleggiava la carrozza agli sposi del paese che poi conduceva personalmente. Il termine cocchiere deriva quasi sicuramente dal latino coccum, cocco, ma vi è anche un’ altra etimologia del nome, dove si afferma che essa derivi dall’ungherese kocsi, che significava vagone, tale termine derivava dal villaggio di Kocs, situato in Ungheria. Uno degli ultimi cocchieri simbolo di Messina e di sicuro Francesco Molonia. E una figura che riporta alla mente arti e tradizioni caduti nell’oblio, alle narici odori smarriti, alla vista vecchie carrozze storiche che ha acquistato e rigenerato per presentarle alla sua gente. Per lui fare lo ‘’Gnuri’’ non e solo un lavoro, ma anche una passione, tant’e che possiede una collezione di carrozze storiche non indifferente.

“Il ricordo galoppa al ritmo del cavallo con la sua carrozza e attraverso questo mezzo di locomozione si assaporano odori, sapori, luci e brezze dimenticati. A raccontare la storia della città degli anni trascorsi è lo Gnuri che, a bordo di un calesse, ricorda la città degli anni 50, le passeggiate, Piazza Duomo, Piazza Cairoli, Viale S.Martino , la gelateria di Irrera, la libreria Ciofalo con altri antichi negozi. Si riscoprono antichi mestieri. Sulla città di un tempo non è calato il sipario e lo gnuri ripercorre sentieri del passato non per versare lacrime amare, ma per favorire un riscatto di cui, in atto, si avvertono tutti i segnali”


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